La Rivoluzione digitale nelle piccole e medie imprese italiane

La Rivoluzione digitale nelle piccole e medie imprese italiane

La Rivoluzione digitale nelle aziende costituisce ormai una realtà e anche nelle piccole e medie imprese italiane emerge chiara la consapevolezza dell’importanza della Rete quale canale indispensabile per promuovere e accrescere la propria attività, per la vendita di prodotti e servizi nel mercato globale, grazie alle possibilità offerte dall’e-commerce.

Secondo una recente indagine della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), tale consapevolezza si concretizza in un uso positivo degli strumenti digitali e nella presenza online attraverso sito web aziendale per il 97,7% delle imprese con più di 20 addetti dipendenti e per l’86,7% di quelle che hanno tra i 10 e i 20 dipendenti.

Lo stesso non vale, però, per le micro e piccole imprese con meno di 10 dipendenti, molte delle quali (ben il 60,8%) non dispongono ancora di un portale online aziendale.

Il motivo di questa assenza va rintracciata non in una arretratezza culturale ma dalla mancanza di risorse economiche sufficienti alla costruzione e al mantenimento di un sito web.

Lo studio della CNA ha esaminato 3.056 imprese di cui l’85,3% del totale ha meno di 10 addetti. Oltre la metà delle aziende interpellate (52,9%) appartiene all’industria in senso stretto (25,7% manifattura e 27,2% edilizia – costruzioni e impiantistica), il 4,1% opera nel settore dei trasporti mentre il restante 43% nel comparto dei servizi (30,6% servizi per la persona e 12,4% servizi per le imprese).

Alcuni dati e tendenze interessanti si registrano anche nell’ambito dell’e-commerce e sull’utilizzo dei personal computer in azienda.

Per quanto riguarda l’e-commerce, il 26,5% delle imprese intervistate risulta attiva nelle vendite online e si evidenziano sono poche differenze tra le varie dimensioni di impresa.

Rispetto l’uso dei pc in azienda, il 41% delle aziende con più di 20 addetti afferma di aver svolto formazione in materia di tecnologie ICT (Information Communication Technology) a favore dei dipendenti nell’ultimo anno, contro il 16% di quelle con meno di 10 addetti. Il 35,4% del totale si avvale di consulenti esterni esperti in materia.

In tutti i casi emerge che i ritardi nell’uso aziendale del web e degli strumenti digitali dipendono più dai costi finanziari (in cui vengono comprese anche le spese per la gestione e manutenzione del sito e per la formazione del personale) che dalla mancanza di percezione dell’utilità del web, la quale invece rimane molto elevata.

Tale presa di coscienza si auspica possa condurre ad una rapida evoluzione in chiave positiva,  e lascia sperare in una sua veloce evoluzione in chiave positiva, principalmente per le piccole e medie imprese italiane.